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Caffè Red Bull e altri stimolanti: controindicazioni

Sempre più spesso negli ultimi anni si sono diffusi gli energy drinkbevande stimolanti, pubblicizzate come dei piccoli elisir in grado di restituire vigore e lucidità anche in condizioni di forte stanchezza.

Dopo poco però queste bevande sono state additate come un male assoluto da molti, ed è stato detto veramente di tutto sul loro conto. Proviamo a fare un po’ di chiarezza su quali siano i rischi che gli energy drink, il caffè, il thè e le sostanze eccitanti di questo genere possono comportare.

Iniziamo dicendo che una tazzina di caffè espresso contiene circa 100 mg di caffeina. La stessa dose è contenuta in due tazze di thè , mentre una bevanda energetica come la Red Bull ne contiene 80 mg ogni lattina da 250 ml.

La dose consigliata di caffeina per una persona senza particolari problemi di salute non supera i 300 mg giornalieri. In realtà il calcolo andrebbe fatto tenendo conto almeno del peso, diciamo che la dose che non dovremmo oltrepassare sono 4 mg ogni kg di peso corporeo, dunque un uomo medio di 80 kg di peso non dovrebbe assumere più di 320 mg  (80 x 4) di caffeina in una giornata.

Rispettando questo limite la caffeina risulta avere numerose qualità. Ha delle blande proprietà diuretiche e digestive, date dal fatto che stimola la secrezione di saliva  a livello gastrico e biliare, migliora la resistenza alla fatica, l‘umore e lo svolgimento di attività motoria.

Naturalmente però eccedendo, soprattutto oltrepassando la soglia dei 10mg ogni kg di peso corporeo si incorre facilmente in bruciore di stomaco e reflusso gastrico. Può stimolare eccessivamente il cuore portando tachicardia o aritmia, e ipertensione.

Per non parlare dell’effetto sul sistema nervoso, che comprende eccitabilità e ansia, insonnia e possibili tremori.

Per gli energy drink ci sono invece altri fattori da considerare, come la presenza di altre sostanze oltre la caffeina.

Nella Red Bull ad esempio abbiamo la taurina, che altro non è che un aminoacido condizionatamente essenzialegià presente nel nostro corpo a livello muscolare e celebrale. Viene già da tempo sperimentata con successo nella pratica sportiva per proteggere le strutture muscolari.

Poi il glucoronolattone, uno zucchero presente anch’esso nel nostro corpo che agisce a livello epatico e la cui principale funzione è quella di detossificare.

Anche numerose vitamine quali B3, B5, B6, e B12 sono presenti , tutte con funzioni importanti a livello biologico.

Nessuna di queste sostanze è comprovatamente  pericolosa, anzi la maggior parte è utile al nostro organismo. Bisogna fare però attenzione poiché non è una bevanda che contiene sali reintegranti, dunque è sconsigliata durante un’attività fisica intensa, perché non solo non reidrata ma inoltre contiene caffeina, che favorisce la perdita di liquidi.

Bisogna invece fare molta attenzione alla caffeina durante la gravidanza e l’allattamento, e se si è affetti da alcune malattie tra le quali il diabete mellito, se si è ipertesi o si ha un rischio cardiovascolare alto. In questi casi si consiglia sempre di chiedere ad un medico se è possibile assumere caffeina. Una soluzione per chi soffre di disturbi minori, quali lievi forme di disturbo del sonno o difficoltà ad addomentarsi è  l’utilizzo delle macchine da caffè a capsule, che normalmente creano un caffè meno denso della moka, o il caffè in polvere Nescafè.

Dunque possiamo dire che questa breve analisi ha semplicemente confermato quello che Paracelso affermava già alla fine del quindicesimo secolo, cioè che è la dose che fa il veleno. Se non avete patologie particolari quindi gustatevi tranquillamente la vostra tazzina giornaliera di caffè senza timore.

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